Eccoci nuovamente in Valsesia per un bel giro ad anello che attraverso l’Alpe Testanera ci porterà al celebre rifugio Barba Ferrero all’Alpe Vigne Superiore.
L’intero giro non presenta particolari difficoltà ma ovviamente occorre prestare attenzione in estate (è quasi sempre al sole) e nella traversata dall’Alpe Testanera al Rifugio in quanto la traccia di sentiero non sempre è evidente. Serve sempre seguire i segni inconfondibili bianchi e rossi. Fate attenzione in in condizioni di scarsa visibilità o d’inverno quando la neve copre l’intero sentiero.
Il dislivello in salita è di 900 mt e contate un tempo di percorrenza A/R di 5h e 30 minuti circa (per l’intero giro appunto)
La partenza da Alagna
Per prima cosa l’arrivo, abbiamo parcheggiato l’auto nel grande parcheggio degli impianti di risalita di Wold, oltre Alagna. Si prende la navetta (3 euro a testa A/R) che ci porta fino al piazzale delle Cascate dell’Acqua Bianca a circa 1500 m di altezza. (Si può anche fare a piedi ma si risparmiano 250 m di dislivello e 3 km di cammino)
Dopo circa 15 minuti di navetta e le foto di rito alle cascate prendiamo il sentiero 7a, per il colle del Turlo. La prima parte, quella che porta al Rifugio Pastore, ad esempio, è uguale per tutti. Ad un certo punto dopo circa 20 minuti in salita si segue effettivamente 7a, per il colle del Turlo.
Qui il sentiero è in salita, è largo e ben segnato. Si cammina nel bosco con l’Alpe Bors sulla sinistra e le prime viste del massiccio del Monte Rosa di fronte.
Una volta usciti dal bosco si trova un bivio: da qui si segue il sentiero 7d che sale all’alpeggio Testanera a quota 2260 m. il sentiero sale ripido e ci porterà con piccoli tornanti sugli alpeggi superiori con una vista mozzafiato sulla parete sud del Monte Rosa.
L’Alpe Testanera è facilmente riconoscibile perché c’è un piccolo laghetto e alcune baite con mucche e cavalli.
Da qui, il sentiero prosegue e, superate le baite, si dirige verso un’altra baita solitaria. Da qui il colpo d’occhio sul Monte Rosa vi ripagherà della fatica fatta.
Fermatevi per le foto di rito, con il teleobiettivo si vede addirittura il rifugio Barba Ferrero.
Da qui comincia un lungo traverso in quota dove troverete qualche tratto sconnesso e qualche guado in un contesto ambientale unico, fatto di praterie alpine, rocce e panorami sul Monte Rosa. Ogni tanto date un’occhiata verso l’alto alla Capanna Margherita.
Siamo giunti all’Alpe Vigne Superiore ed in pochi minuti arriviamo nei pressi del rifugio dove occorre affrontare un ultimo guado che è facilitato da una comoda passerella in legno.
Il rifugio è stato costruito negli anni ’60 per volontà del CAI di Vercelli, voluto dalle famiglie Barba e Ferrero da qui il nome.
E’ gestito dalla società “Rifugi Monterosa srl” e la simpatia dei gestori è contagiosa.
Non siamo entrati all’interno, la sensazione è che non sia molto grande. Il profumo della cucina è unico e notando i numerosi posti a sedere gremiti, si consiglia la prenotazione a chi vorrà degustare le sue prelibatezze.
Il sentiero parte dal lato opposto a quello dal quale siamo arrivati.
Iniziamo a scendere lungo il sentiero che costeggia il Sesia e passa sotto una parete rocciosa proprio sotto al rifugio dalla quale scende una bella cascata (Ci si può rinfrescare se solo di sta sul suo fianco).
La discesa non è breve ma è piacevole. Arrivati in basso siamo stanchi ma felici. Ti lasciamo il link al nostro video, ricordati di mettere un like se ti è piaciuto, e di condividerlo con i tuoi amici. Se avete curiosità o commenti, contattateci. Alla prossima avventura!